Il mondo ci guarda, le reazioni della stampa

L’Italia cambia registro e Giorgia Meloni si avvia a guidare il governo più a destra dalla Seconda Guerra Mondiale e da Mussolini: la vittoria del centro destra in Italia viene inquadrata così dalla stampa straniera che guarda adesso alle possibili conseguenze in Ue e alle preoccupazioni di Bruxelles. I primi exit poll e i primi risultati delle elezioni politiche svettano in cima alla homepage delle principali testate straniere. Il mondo, che da giorni segue con grande interesse la politica italiana, ha dato con ‘breaking news’ la notizia e pochi, tra cui l’agenzia stampa russa Tass, parlano semplicemente di “vittoria del centrodestra”. La maggior parte dei media definisce “estrema destra” la coalizione in testa, menziona le radici post fasciste di Fratelli d’Italia e collega il successo con le reazioni preoccupate di Bruxelles.

Le reazioni della stampa europea

“Gli exit poll mostrano una vittoria dell’estrema destra” è il titolo del ‘Guardian’. Per ‘El Pais‘ “l’ultradestra vince per la prima volta le elezioni in Italia“. La Cnn fa notare che Giorgia Meloni è “destinata a essere il premier più a destra dai tempi di Mussolini“. “La destra estrema vince in Italia e scuote l’Ue”, sintetizza El Mundo. “La destra ha vinto le elezioni italiane ed è pronta a tornare al potere dopo un decennio. Gli exit poll, con un’astensione record, aprono le porte alla destra più estrema, quella di Giorgia Meloni, che arriva a Palazzo Chigi per la prima volta nella storia, chiudendo per sempre un’epoca, quella che la Repubblica inaugurò sul pilastro dell’antifascismo con le ceneri della seconda guerra mondiale ancora fumanti”. “Roma complica l’Ue”, aggiunge El Pais: “La vittoria di Meloni renderà difficile prendere decisioni a Bruxelles nel pieno della crisi energetica conseguente alla guerra e potrebbe spezzare l’unita’ della comunità sul conflitto”.

Il mondo ci guarda, le reazioni della stampa

Sempre in Spagna, Publico fa notare che Giorgia Meloni è destinata a diventare “la prima donna alla guida di un governo italiano con lo slogan ‘Dio, patria e famiglia’ in uno dei momenti più complicati dell’Unione Europea“. Per il Financial Times, comunque, “la probabile vittoria della destra italiana fa presagire rischi ma nessuna deriva nell’estremismo”. La tedesca Bild sceglie un gioco di parole: “Rechts-Rumms in Rom“, ovvero “botta a destra a Roma” che potrebbe suonare anche come “un bel colpo a Roma”. Curiosa la scelta di ‘Le Monde’, che apre con una foto di Carlo Calenda e Matteo Renzi e afferma che “al centro spetta la mossa successiva”, ipotizzando un ruolo rilevante del terzo polo nelle trattative per il prossimo esecutivo.

Dal resto del mondo

A mettere l’accento sulla possibile prima volta di una donna a Palazzo Chigi è invece Al Jazeera. Il tedesco Faz nota un altro dato ovvero che il “partito dei non votanti” è la forza politica più forte in Italia e poi aggiunge: “La vittoria dell’alleanza di centrodestra italiana alle elezioni parlamentari anticipate si è rivelata meno chiara di quanto i sondaggi avessero previsto. Tuttavia, è probabile che i partiti dell’alleanza di centrodestra siano molto lontani dall’auspicata maggioranza dei due terzi degli eletti in entrambe le Camere, con la quale il nuovo governo avrebbe potuto cambiare la Costituzione”. In Usa, gli osservatori sono concordi nel rilevare che è un voto che avrà riflessi sull’Europa in un momento cruciale. Per il New York Times, che indica Giorgia Meloni come “leader con radici post-fasciste”, l'”Europa si prepara a virare verso l’estrema destra”. Il Times aveva pubblicato tre ore prima della chiusura dei seggi un articolo per raccontare la preoccupazione delle copie gay, spaventate dalla svolta a destra del Paese: “Non gradiscono – era il titolo – il modo in cui noi ci amiamo”.

Il mondo ci guarda, le reazioni della stampa

The Wall Street Journal mette insieme la vittoria della destra con il momento di crisi economica dell’Europa: “Gli italiani – scrive il quotidiano finanziario – hanno eletto una coalizione di destra, scegliendo una leader non collaudata che dovrà affrontare la flessione economica e la crisi energetica seguite all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia“. Sul magazine online di estrema destra Breitbart le elezioni italiane occupano il secondo titolo in ordine di importanza: “Gli italiani votano in un’elezione che può rovesciare l’ordine nell’Unione europea”. Per Fox News con Giorgia Meloni in Italia e Liz Truss nel Regno Unito, “un’onda conservatrice attraversa l’Europa“. Il canale Cnbc sottolinea che il Paese si avvia a eleggere un premier donna e il “primo governo guidato dall’estrema destra dalla fine della Seconda guerra mondiale”.

I politici internazionali

I primi complimenti per la vittoria di Fratelli d’Italia sono arrivati  dalle figure più importanti della destra europea. “Il popolo italiano ha deciso di prendere in mano il proprio destino eleggendo un governo patriottico e sovranista”. Lo scrive su Twitter la francese Marine Le Pen, leader del Rassemblement National: “Bravo a Giorgia Meloni e Matteo Salvini per aver resistito alle minacce di un’Unione Europea antidemocratica e arrogante nell’ottenere questa grande vittoria!”. Sempre per Rassemblement National, l’eurodeputato Jordan Bardella dichiara: “Gli italiani hanno dato una lezione di umiltà all’Unione Europea che, per voce della signora Von Der Leyen, ha preteso di imporre il voto. Nessuna minaccia di alcun tipo può fermare la democrazia: i popoli europei alzano la testa e prendono in mano il loro destino”. Anche un altro ex candidato alle presidenziali in Francia, Eric Zemmour, si congratula con Meloni parlando di “gioia per il popolo italiano”, definito “orgoglioso e libero che rifiuta di morire”.

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Dalla Francia, però, arriva anche una reazione istituzionale: la prima ministra francese, Elisabeth Borne, dichiara che la Francia sarà “attenta” al rispetto dei diritti umani e dell’aborto in Italia dopo la vittoria di Giorgia Meloni. “Ovviamente saremo attenti, e con la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, a garantire che questi valori sui diritti umani, sul rispetto reciproco, in particolare sul rispetto del diritto all’aborto, siano rispettati da tutti”, dichiara all’emittente Bfm Tv. Santiago Abascal, capo politico del partito Vox, di cui Meloni ha parlato in passato augurandosi che la vittoria del centrodestra in Italia avrebbe aperto la strada per quello spagnolo, scrive: “Stanotte milioni di europei ripongono le loro speranze sull’Italia. Giorgia Meloni ha indicato la strada per un’Europa orgogliosa, libera e di nazioni sovrane, capace di cooperare per la sicurezza e la prosperità di tutti. Avanti Fratelli d’Italia”.

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Anche il primo ministro dell’Ungheria Viktor Orban, tramite il direttore politico del suo ufficio Balazs Orban, si complimenta: “Congratulazioni a Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi per le elezioni di oggi! In questi tempi difficili, abbiamo più che mai bisogno di amici che condividano una visione e un approccio comuni alle sfide dell’Europa. Viva l’amicizia italo-ungherese!“, ha twittato. Infine, il premier polacco Mateusz Morawiecki, esponente del Partito diritto e giustizia, che in Europa fa parte del gruppo dei Conservatori guidato dalla leader di Fdi, esprime via social le sue ‘congratulazioni a Giorgia Meloni‘”.

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Il prigioniero del secolo

La libertà di Assange, fondatore di WikiLeaks, è l’unica arma che abbiamo per contrastare chi sta costruendo passo dopo passo la Terza guerra mondiale. Ad affrontare il tema è Alessandro Di Battista, collaboratore de il Millimetro e tra i massimi esperti dell’argomento, oltre a essere protagonista di un fortunato tour teatrale incentrato sul giornalista australiano. Greta Cristini analizza geopoliticamente le origini dell’attentato terroristico islamista in Russia e i possibili scenari. All’interno anche L’angolo del solipsista, Vita da Cronista, Line-up, Pop Corn, Un Podcast per capello e Nel mondo dei libri, le consuete rubriche di Giacomo Ciarrapico, Andrea Pamparana, Alessandro De Dilectis, Simone Spoladori, Riccardo Cotumaccio e Cesare Paris. Si aggiunge inoltre Tutt’altra politica di Paolo Di Falco. Copertina a cura de “I Buoni Motivi”.

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