Pesaro sempre più green, al via i progetti

Pesaro, capoluogo di provincia delle Marche, negli ultimi anni sta scalando le classifiche italiane di Legambiente che premia le città più green d’Italia. Quest’anno raggiunge il quarto posto per maggior numero di spostamenti in bici e mezzi sostenibili, dopo Milano, Padova e Piacenza. Lo scorso anno era al 19° posto nella classifica di Legambiente Onlus per l’ecosistema urbano. Ma la notizia del 2022 è la costruzione di una Green Line sui vecchi binari ferroviari in disuso che tagliano in due la città. L’idea è del sindaco Matteo Ricci che, dopo essere stato a Los Angeles per la stella dedicata a Pavarotti, mostra sui suoi social un video in cui cammina sull’High Line di New York, da cui ha preso ispirazione. “La Green Line, il passante verde, nasce con l’intento di trasformare uno spazio di divisione in uno di unione. Un’idea legata al progetto di modernizzazione della ferrovia, un sogno che trova concretezza grazie a 1.2 miliardi di euro stanziati dal governo per il nodo di Pesaro, su 5 miliardi complessivi dedicati al potenziamento della tratta BolognaLecce. A quel punto la domanda è nata spontanea, cosa fare dei vecchi binari? Una Green Line, una nuova circonvallazione sostenibile, un tratto sormontabile e attraversabile a piedi e in bicicletta, al posto delle attuali rotaie” racconta il sindaco Ricci.

Pesaro sempre più green, al via i progetti
Il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci

Il progetto della Green Line seguirà la filosofia del “costruire sul costruito”, una precisa strategia ambientale che l’Amministrazione locale ha abbracciato da anni per il recupero del suolo e degli spazi, contro il consumo del territorio. Sarà attraversabile a piedi o in bicicletta, quindi un ulteriore incentivo per promuovere gli spostamenti green. “Se prendiamo la cartina di Pesaro vediamo che attualmente la città è divisa in due dai binari della linea ferroviaria statale. Con la realizzazione della Green Line, le due zone della città si riuniranno, i binari grazie alla Green Line diventeranno una ferita ricucita e i cittadini potranno spostarsi da una parte all’altra senza l’uso della macchina o del motorino, con risparmio di tempo e soprattutto in maniera più sostenibile” continua il primo cittadino, Matteo Ricci. Oggi la Green Line di Pesaro è soltanto un progetto, ma le basi per vederla presto realizzata ci sono tutte.

Imitare le buone pratiche: New York, Valencia e Parigi

Matteo Ricci è dell’idea che le buone pratiche vadano replicate, così come stanno facendo molte città italiane ed europee “con la nostra Bicipolitana, la rete di piste ciclabili che collegano il centro ai quartieri più esterni. L’High Line di New York, Jardí del Túria a Valencia, la Promenade Plantée di Parigi, sono progetti che hanno cambiato il volto della città rendendole più sostenibili, verdi e competitive. Una linea che l’Amministrazione pesarese sta portando avanti da anni”. L’High Line di New York è una delle passeggiate più belle della Grande Mela. Si tratta di un parco lungo 2,3 chilometri costruito al posto della West Side Line, una linea ferroviaria sopraelevata in disuso. Il percorso si snoda da Gansevoort Street nel Meatpacking District, attraverso il quartiere di Chelsea, per terminare poi nel West Village, all’altezza della 34th Street, vicino al Javits Convention Center e dove è stata inaugurata Hudson Yards, il nuovo villaggio commerciale-residenziale che si candida a diventare un’attrazione imperdibile per i turisti a New York. La High Line di New York è un eccellente esempio di riqualificazione urbana, che ha dato nuova vita al quartiere. La zona è ora una delle più trendy, con residenze immobiliari fra le più ambite di Manhattan. L’High Line Park è diventata, in pochissimo tempo, una delle attrazioni più viste di New York, si stimano oltre 5 milioni di visitatori all’anno (più della Statua della Libertà). Ed è molto amata anche dai newyorkesi: c’è chi si ferma a leggere un libro o ad assistere a uno spettacolo, a guardare un artista di strada all’opera e c’è chi fa jogging. Una passeggiata sull’High Line entra a pieno titolo fra le 10 cose da vedere di New York. Esprime lo spirito della città, in continuo movimento, in grado di rendere una triste ferrovia sopraelevata in uno dei più bei parchi urbani.

Pesaro sempre più green, al via i progetti

Il Jardin del Tùria, a Valencia, è uno dei parchi naturali urbani più grandi della Spagna, uno spazio verde di oltre nove chilometri transitabili che attraversa la città con zone ludiche e sportive, nonché con angoli romantici dove perdersi. Dal Parque de Cabecera fino alla Ciudad de las Artes y las Ciencias, il Giardino del Turia è un percorso ideale per correre, andare in bicicletta, per le famiglie e gli amanti della natura. L’antico letto del fiume, attraversato da 18 ponti con i loro secoli di storia, ospita su entrambi gli argini i principali musei e monumenti della città. Funge anche da collegamento tra punti da non perdere a Valencia, come le Torres de Serranos, la porta della vecchia muraglia che abbracciava Valencia e oggi punto di vista privilegiato sul centro storico e sui giardini; l’Istituto Valenciano di Arte Moderna (IVAM) o il Museo delle Belle Arti, tutti situati sulle rive del vecchio Turia, che oggi possono servire da guida per un interessante tour culturale della città di Valencia. Questo immenso giardino è costruito su un antico letto del fiume Turia, che è stato deviato per evitare le continue inondazioni della città. Essendo Valencia una città in pianura, il Giardino del Turia è un luogo ideale per gli amanti del running o di chi va in bicicletta, Segway o Tandem.

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Il Promenade Plantée, a Parigi, è il primo parco pubblico sopraelevato al mondo. Nasce nel 1998, per mano di Philippe Mathieux e Jacques Vergely, sulla linea ferroviaria dismessa che dopo il 1859 collegava la Place de la Bastille alla Varenne-Saint-Maur. La passeggiata regala paesaggi veramente suggestivi, si alternano architetture moderne e aree di vegetazione selvatica nate lungo il percorso: un’esperienza che si snoda su 4,5 km arricchita da ogni sorta di pianta come tigli, noccioli, piante rampicanti e rosai. Proprio per la sua caratteristica i pedoni possono camminare nella zona sopraelevata mentre al livello inferiore si trovano percorsi per i ciclisti, i due percorsi poi convergono. La famosa “Viaduc des Arts” parte dietro l’Opéra-Bastille, supera l’avenue Daumesnil fino ai giardini di Reuilly; qui si trovano varie botteghe di arti e mestieri, spazi dedicati all’arte e all’artigianato. L’allée Vivaldi è la parte commerciale del percorso, questa continua in tunnel e trincee, fino a raggiungere la porte Dorée e il bois de Vincennes. Potete godervi tutti i diversi punti di vista tipici del XII arrondissement.

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La comunità pesarese

“Come per ogni novità ci vorrà un po’ di assestamento. I pesaresi inizialmente sono sempre un po’ scettici ai cambiamenti, ma sono convinto che appena ne vedranno i benefici saranno i primi promotori del progetto. Durante gli incontri pubblici con i cittadini ho provato a spiegare come la Green Line cambierà il volto della città, rendendola più sostenibile e competitiva. Basti pensare alle nostre spiagge, oggi costeggiate dall’attuale ferrovia. Grazie a questo progetto tra qualche anno verranno “liberate” e al posto delle rotaie ci sarà una circonvallazione verde, rendendo quello pesarese uno dei lungomare più belli d’Italia” conclude il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci. Ci vorranno anni, ma sarà un cambiamento epocale per la città. Un’eredità straordinaria per le nuove generazioni che avranno una linea ferroviaria più moderna e veloce.

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Il prigioniero del secolo

La libertà di Assange, fondatore di WikiLeaks, è l’unica arma che abbiamo per contrastare chi sta costruendo passo dopo passo la Terza guerra mondiale. Ad affrontare il tema è Alessandro Di Battista, collaboratore de il Millimetro e tra i massimi esperti dell’argomento, oltre a essere protagonista di un fortunato tour teatrale incentrato sul giornalista australiano. Greta Cristini analizza geopoliticamente le origini dell’attentato terroristico islamista in Russia e i possibili scenari. All’interno anche L’angolo del solipsista, Vita da Cronista, Line-up, Pop Corn, Un Podcast per capello e Nel mondo dei libri, le consuete rubriche di Giacomo Ciarrapico, Andrea Pamparana, Alessandro De Dilectis, Simone Spoladori, Riccardo Cotumaccio e Cesare Paris. Si aggiunge inoltre Tutt’altra politica di Paolo Di Falco. Copertina a cura de “I Buoni Motivi”.

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