Trevor Jacob: il valore di un “like”

Quanto valgono dei “like” in più? È una domanda che a primo impatto potrebbe apparire frivola e banale, ma che contestualizzata ai tempi moderni può essere molto più profonda di quanto si possa immaginare. Cercando di rispondere basandosi prettamente sul punto di vista economico, è sufficiente una rapida ricerca sul web per trovare vari pacchetti, più o meno convenienti, che garantiscono crescite pressoché istantanee su qualsiasi social network. È la scelta più facile e veloce, che però non ripaga mai sul lungo periodo, in quanto tendenzialmente si tratta di un seguito forzato, proveniente da profili che nella maggior parte dei casi sono finti o comunque non realmente interessati all’argomento. Per questo motivo la via più raccomandata dagli esperti è quella di lavorare per la creazione di una fanbase organica, investendo magari in pubblicità, quello sì, ma più che altro offrendo contenuti che realmente meritino cuoricini o condivisioni varie, prodotti che possano garantire un valore aggiunto e che attraggano il pubblico. Ecco, la storia che stiamo per raccontare rientra solo parzialmente in questa seconda categoria, prendendo poi una deriva folle, al limite del parossismo. Il protagonista è Trevor Jacob, 29enne californiano di West Hills noto soprattutto per il suo passato da snowboarder che gli ha permesso anche di rappresentare gli Stati Uniti alle Olimpiadi invernali del 2014 disputate a Sochi, in Russia, arrivando in semifinale della modalità “cross”. Conclusa la parentesi agonistica ha iniziato a dedicarsi ad altre passioni, come ad esempio la psicologia, il mondo degli affari e, soprattutto, il pilotaggio di aerei, una skill sfruttata per diventare uno youtuber e monetizzare attraverso i suoi video. Il suo canale, in cui mostra le sue peregrinazioni all’aria aperta, nei primi tempi non ha ottenuto il successo che si aspettava, almeno fino al momento di svolta della sua carriera virtuale, arrivato il 24 dicembre 2021, quando ha pubblicato un video, registrato il mese prima, che in brevissimo tempo è riuscito a superare le 3,3 milioni di visualizzazioni. Un picco altissimo, che ha rappresentato anche un momento cruciale della sua vita, sotto tutti i punti di vista.

Trevor Jacob: il valore di un “like” – Il terribile incidente

Era il 24 novembre 2021 quando Jacob è decollato con il suo aereo leggero, un Taylorcraft BL-65 del 1940, dall’aeroporto di Lompoc, situato nella contea di Santa Barbara. Un volo diverso dal solito, in quanto mosso da un intento nobile e commovente. La sua idea, infatti, era quella di volare fino alla cittadina di Mammoth Lakes, distante 360 chilometri in linea d’aria a nord-est, per onorare la memoria di un vecchio amico scomparso. Proprio per lui avrebbe voluto praticare sport estremi in quel posto, per poi spargere le ceneri in un posto unico e suggestivo. Un programma lodevole ed emozionante, che ha coinvolto nel profondo e intimamente il diretto interessato, ma anche tutti i follower e gli iscritti al suo canale, che hanno atteso con trepidazione il realizzarsi di questa impresa. Durante il volo, però, qualcosa è andato storto, rovinando i piani del protagonista di questa storia. Appena una mezzora dopo il decollo, infatti, un problema tecnico che ha colpito il motore in modo irreversibile ha costretto il pilota a trovare un piano alternativo, a dover decidere nel minor tempo possibile il da farsi. “Dannazione, dannazione, dannazione”, ha urlato in preda al panico Trevor in video dopo essersi conto dell’entità del guasto, che ha portato a una perdita pressoché totale del controllo. Un momento di concitazione altissimo, in cui lo youtuber ha capito che di fronte a sé non c’era alcun posto per improvvisare un atterraggio d’emergenza. A quel punto non ha potuto far altro che prendere l’unica decisione praticabile sul momento, quella di lanciarsi prima possibile dal velivolo con il paracadute e preoccuparsi solo della sua sopravvivenza. Il tutto, riprendendosi con una cam, che ha immortalato la sua caduta libera fino all’apertura del paracadute, nel bel mezzo di un’area montuosa nel sud della California, mentre l’aereo ha proseguito da solo la sua traiettoria e si è andato a schiantare nella foresta nazionale di Los Padres, anch’esso ripreso dalle due telecamere installate nella fusoliera e nelle ali. Un impatto devastante e pauroso, che si sarebbe rivelato letale per chiunque fosse rimasto a bordo. Jacob invece si è salvato grazie al suo lancio nel vuoto, cavandosela solo con alcune ferite ed escoriazioni. Il suo calvario però non era ancora finito, perché una volta arrivato a terra ha dovuto cercare un soccorso, camminando a lungo nel deserto prima di incontrare un gruppo di contadini che lo hanno portato in salvo: “È stata l’esperienza più intensa della mia vita. Non pensavo che ne sarei uscito vivo “, ha scritto più avanti su Instagram, ripensando all’intera incredibile vicenda.

Trevor Jacob: il valore di un “like” – Sospetti e incongruenze

Una storia terribile, che avrebbe potuto avere conseguenze ancora più disastrose se Trevor non avesse avuto una tale prontezza di riflessi e il sangue freddo nella sua decisione di lanciarsi. Ma al tempo stesso un episodio sensazionalistico e pieno di pathos, capace di garantire audience e visibilità, tanto che quel video nel giro di poco tempo ha ottenuto oltre 3,3 milioni di visualizzazioni, con annessi ovviamente commenti, condivisioni e interazioni varie. Insomma, a prescindere dalla modalità con la quale è nato, un vero e proprio jackpot per uno youtuber. Tuttavia, l’allargamento delle visualizzazioni ha comportato anche un seguito più ampio e diversificato, con annesso un maggiore interesse da parte di utenti più esperti, nonché di addetti ai lavori, tra cui degli aviatori professionisti. E in alcuni di loro ha iniziato a insinuarsi il dubbio che qualcosa non tornasse, che il racconto della missione conclusa con il sacrificio dell’aereo e il lancio in paracadute non fosse poi così lineare e coerente con ciò che era stato raccontato e documentato. Tra questi, ad esempio, il pilota commerciale Denys Davydov, che dopo aver analizzato scrupolosamente l’intera sequenza pubblicata su YouTube ha messo in luce alcune falle nella ricostruzione dell’olimpionico. A suo giudizio quest’ultimo non avrebbe dovuto lasciar schiantare il velivolo, dal momento che c’erano le condizioni sufficienti per provare un atterraggio di emergenza in quella zona. Non solo, altri suoi colleghi hanno evidenziato che quel tipo di problema ravvisato in volo non fosse compatibile con le condizioni e la traiettoria portata avanti dal Taylorcraft BL-65 una volta rimasto senza guida. Una lunga serie di interrogativi che hanno aperto un dibattito sui social e successivamente hanno portato anche la Federal Aviation Administration ad approfondire l’accaduto per capire se effettivamente le cose fossero andate così come le aveva raccontate Trevor Jacob. E dopo una serie di indagini portate avanti nel corso degli ultimi mesi in cui la vicenda non ha offerto nuovi aggiornamenti, lo scorso aprile lo youtuber è stato informato dalla FAA della revoca della sua licenza di pilota professionista.

Trevor Jacob: il valore di un "like"

Trevor Jacob: il valore di un “like” – La confessione

Una novità che da subito ha lasciato intuire che fosse stato rilevato qualcosa di anomalo, che non esattamente tutto ciò che era stato documentato corrispondesse alla realtà. Sospetti che hanno trovato conferma l’11 maggio 2023, attraverso una dichiarazione pubblicata sul sito web del procuratore del distretto centrale della California, in cui è stato riferito che Jacob aveva confessato di aver mentito riguardo quanto accaduto il 24 novembre 2021. Quel giorno, infatti, l’aereo non ha riscontrato alcun danno ed è sempre stato pienamente nel controllo del pilota. Dal “problema” irreversibile al lancio d’emergenza con il paracadute, tutto è stato inscenato ad arte con un solo e unico obiettivo, quello di ottenere più like possibili e fare soldi attraverso la pubblicazione del video dell’incidente aereo: “Jacob non aveva intenzione di raggiungere la sua destinazione, ma ha pianificato di lanciarsi dal suo mezzo durante il volo e filmarsi mentre si paracadutava a terra. Ha anche filmato il suo velivolo mentre scendeva e si schiantava. Ha ammesso tutto per ottenere il patteggiamento”, hanno fatto sapere dagli uffici del procuratore generale. “Jacob – aggiungono nella medesima nota – ha ammesso di aver mentito agli investigatori federali quando ha presentato un rapporto dell’incidente, affermando falsamente che l’aereo ha subito una perdita totale di potenza circa 35 minuti dopo il decollo. Inoltre, ha mentito a un ispettore per la sicurezza aerea della FAA quando ha detto che il motore dell’aereo si era spento e che, non potendo individuare alcuna possibilità di atterraggio sicuro, si era paracadutato dall’aereo”. Non è ancora finita, perché al fine di ostacolare le indagini su quanto accaduto, Jacob aveva anche distrutto i resti dell’aereo. E anche questa parte del piano è stata confessata nel corso del suo interrogatorio: “Ha accettato di dichiararsi colpevole di un’accusa di distruzione e occultamento con l’intento di ostacolare un’indagine federale“. Il suo castello di carta di bugie è crollato rovinosamente, il video che doveva rappresentare il suo trampolino di lancio per ottenere maggiore visibilità e diventare uno youtuber di tendenza si è trasformato in boomerang devastante, che adesso potrebbe portarlo direttamente in carcere. Allo stato attuale, infatti, Trevor è in attesa di presentarsi in tribunale per essere ascoltato e giudicato in merito al comportamento tenuto nel corso di quel 24 novembre 2021. Secondo le leggi in vigore in California, per i capi d’imputazione di cui ha ammesso la colpevolezza rischia fino a 20 anni di prigione. Ecco, forse è proprio questa, nel caso specifico, la risposta al quesito posto all’inizio di questo articolo. E no, evidentemente non era una domanda così frivola e banale.

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Il prigioniero del secolo

La libertà di Assange, fondatore di WikiLeaks, è l’unica arma che abbiamo per contrastare chi sta costruendo passo dopo passo la Terza guerra mondiale. Ad affrontare il tema è Alessandro Di Battista, collaboratore de il Millimetro e tra i massimi esperti dell’argomento, oltre a essere protagonista di un fortunato tour teatrale incentrato sul giornalista australiano. Greta Cristini analizza geopoliticamente le origini dell’attentato terroristico islamista in Russia e i possibili scenari. All’interno anche L’angolo del solipsista, Vita da Cronista, Line-up, Pop Corn, Un Podcast per capello e Nel mondo dei libri, le consuete rubriche di Giacomo Ciarrapico, Andrea Pamparana, Alessandro De Dilectis, Simone Spoladori, Riccardo Cotumaccio e Cesare Paris. Si aggiunge inoltre Tutt’altra politica di Paolo Di Falco. Copertina a cura de “I Buoni Motivi”.

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