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BMW è un marchio che sembra essere vincente anche nel segmento delle auto elettriche. A dirlo sono i numeri, perché BMW ha annunciato che, a partire dal lancio della sua prima auto elettrica, l’originale i3, ha raggiunto il traguardo del milione di EV vendute in tutto il mondo. Se la prima i3 era un’auto a zero emissioni, dal design rivoluzionario e portatrice di una serie di innovazioni che poi, con i dovuti aggiornamenti e tecnologie, sono stati ripresi sulle auto elettriche degli anni a venire. Il Marchio dell’Elica ha proseguito nella sua strategia sull’elettrificazione, presentando non solo la prima vera supercar elettrica, la bellissima i8, ma anche una serie di SUV che avrebbero traghettato il brand di Monaco di Baviera nel futuro, oggi presente. Da quello storico lancio avvenuto nel 2013, sono trascorsi 11 anni e oggi il traguardo raggiunto da BMW è semplicemente uno specchio della sua strategia commerciale. Il tutto avviene mentre diversi costruttori europei, stanno ripensando alle proprie strategie, dopo un calo della domanda, sensibile e per certi versi, drammatico. Volkswagen ha perso nel vecchio continente oltre il 24% delle immatricolazioni di EV, un crollo che se da una parte è supportato da uno slancio straordinario sul mercato cinese, dall’altro fa pensare che, con l’arrivo degli incentivi governativi, il tutto si risolverà in una crescita consistente. Nei primi tre mesi dell’anno, il Marchio dell’Elica ha registrato un aumento di quasi il 28& nella richiesta di auto elettriche, BMW prende così di chiudere il 2024 con un segno estremamente positivo in questo segmento. Piani rivisti invece per Mercedes-Benz, la Casa della Stella a Tre Punte ha recentemente dichiarato di continuare a credere nell’endotermico pur sviluppando nuovi modelli a zero emissioni. Le sue consegne hanno registrato un calo dell’8%, con Smart che perde sensibilmente terreno, l’arrivo della nuova #2, sicuramente contribuirà a pareggiare i conti. —motoriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
- La legge fondamentale trae ancora oggi la sua forza dai cosiddetti “contrappesi” che la abitano.