Charlie Chaplin: uomo, mito e lato oscuro

Colonna portante della Settima Arte, curiosità poco note e un dettaglio inquietante

Charlie Chaplin può essere definito il volto più noto del cinema. Sono certa che se andassi in giro per strada con una sua foto in mano, tutti saprebbero dirmi il suo nome e cognome. Non molto altro probabilmente, magari che è stato un attore, forse potrebbero aggiungere che è un personaggio molto datato, per non dire vecchio, una gentil concessione.

Charlie Chaplin e il suo lato oscuro
Charlie Chaplin, un disegno su un muro – ilMillimetro.it

Qualcuno potrebbe incidentalmente azzardare un abbozzo di commento sul suo genere, dicendo che si trattava prevalentemente di film comici. Ad ogni modo, Charlie Chaplin è semplicemente uno dei più importanti e influenti cineasti del XX secolo, le cui curiosità e i segreti parlano di un uomo dalle straordinarie, bizzarre e sconcertanti sfumature. E anche un lato oscuro rivelato recentemente in alcune lettere.

Charlie Chaplin e il suo vagabondo

Il suo personaggio più noto, quello con cui appunto tutti lo conoscono è Charlot, il vagabondo. In inglese chiamato semplicemente The Tramp. Un volto che con il tempo è diventato un simbolo per la società, un vivo rappresentante della rivolta delle classi più fragili, i deboli e gli emarginati. Questo perché Chaplin, con i suoi film, metteva appunto in evidenza, tra il tenero, il tragico e il comico, le ingiustizie e i dolori nei confronti degli ultimi.

Charlie Chaplin e il vagabondo
Una statua dedicata a Charlie Chaplin – ilMillimetro.it

Il suo volto simbolo ha così sconfinato ed è diventato una sorta di icona pop. La sua presenza nel cinema è durata ben 76 anni e si prefigge, a 47 dalla sua morte, di essere eterna. Il suo nome, tra l’altro, è stato addirittura dato a un asteroide, il 3623 Chaplin. Più eterno di così.

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Europa divisa

Ancora disunita fra interessi e sensibilità nazionali forti, l’Unione Europea non è pronta al cambio di paradigma imposto dal nostro tempo. Greta Cristini, collaboratrice de il Millimetro, affronta il tema con il suo approfondimento, arricchito ulteriormente dal commento di Alessandro Di Battista. Il direttore Gianluca Cherubini scrive della recente morte di Alexei Navalny, il più grande oppositore di Putin. All’interno anche L’angolo del solipsista, Vita da Cronista, Line-up, Pop Corn, Un Podcast per capello e Nel mondo dei libri, le consuete rubriche di Giacomo Ciarrapico, Andrea Pamparana, Alessandro De Dilectis, Simone Spoladori, Riccardo Cotumaccio e Cesare Paris. Copertina a cura di Paolo Niutta.

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