In Oklahoma quattro giornalisti rischiano la vita

Bruce Willingham è un giornalista di cinquantadue anni, editore della McCurtain Gazette, nella Contea di McCurtain, Oklahoma, una distesa ondulata di boschi e laghi che forma l’angolo sud-orientale dello Stato. Questa zona è geograficamente più grande del Rhode Island e “meno popolosa di un concerto di Taylor Swift”, così viene descritta da chi ci abita da sempre. Trentunomila persone, circa quindicimila acquistano quotidianamente la McCurtain Gazette, stampata per la prima volta nel 1905. La testata, inizialmente nota come Idabel Signal, in riferimento al capoluogo della Contea, si lega ad alcune tradizioni che vanno avanti ancora oggi. Bruce Willingham rileva il giornale nel 1988 con sua moglie Gwen, che decide di rinunciare alla carriera da infermiera per diventare contabile dell’azienda. Attualmente lavorano in una redazione nel centro di Idabel, situata in mezzo a un ufficio postale e a un banco dei pegni. I giornalisti o collaboratori che frequentano il posto di lavoro parcheggiano sul retro, costeggiando un ufficio secondario dove all’interno sono conservati gli archivi rilegati. Nessuno, in questi anni, si è mai sentito in pericolo per un articolo pubblicato o un’inchiesta su alcune problematiche del posto. Anche perché nessuno si è mai calato in realtà troppo pericolose. I titoli apparsi in prima pagina, infatti, sono sempre stati più o meno questi: “Grande gatto avvistato a Idabel”. Oppure: “Due dei tre maestri fabbri dello Stato vivono qui”. O anche: “Il gruppo di canto locale si gode il martedì”. Insomma, cronaca rosa. Da qualche mese, però, la linea editoriale ha intrapreso una strada diversa, tra articoli del passato e notizie attuali che hanno sconvolto lo Stato. Nella sua stanza, Bruce Willingham ha diversi computer non utilizzati e una macchina ‘speciale’ che gli permette di riportare in vita pezzi pubblicati nei primi anni del Novecento: “Nero, uccisore di bianchi, finalmente ucciso”, tanto per capirci. “Grazie anche all’arrivo in redazione di mio figlio, sono partite una serie di indagini contro i funzionari della Contea. Nelle ultime settimane abbiamo smascherato un tesoriere che ha permesso ad altre persone elette di evitare sanzioni per il mancato pagamento delle tasse di proprietà. Mentre una società di servizi pubblici ha truffato molti clienti per favorire alcuni suoi amici dirigenti”. Chris Willingham, figlio maggiore di Bruce, marito di Angie, entrambi assunti alla Gazette, si è trasferito a Idabel da Oklahoma City nella primavera del 2005. Sua moglie è editor del giornale, passa e corregge i pezzi dei collaboratori tutto il giorno. Chris invece si è dedicato alle inchieste più delicate, dando al giornale un’impronta diversa: “Quando ero un adolescente, mio padre scrisse di me sulla McCurtain Gazette per il furto di una birra dentro un supermercato e per un parcheggio non proprio regolare. Il giornalismo è la nostra vita, siamo disposti a tutto per la verità e non ci facciamo condizionare da nessuno”.

In Oklahoma tre giornalisti rischiano la vita – Le indagini sullo sceriffo Clardy

Soffiate interne, notizie sparse e sano fiuto investigativo. D’altronde, in una zona così ristretta, le voci spesso sono incontrollate ma affidabili: “Tutti sanno tutto di tutti”. Siamo nel 2022 e Chris ha sentito che all’interno dell’ufficio dello sceriffo i problemi non mancano. Sopracciglia lanose, baffi di vari colori e cappello da cowboy, Kevin Clardy ha iniziato da poco il suo secondo mandato. Durante il primo, zero dissidi: tutto fila liscio e in tranquillità, ma adesso la storia è cambiata. L’attuale discordia, infatti, deriva da due recenti promozioni: Larry Hendrix, ex deputato di un’altra Contea, diventa improvvisamente vicesceriffo senza meriti apparenti. E Alicia Manning, assunta a discapito di altre persone che vengono invece licenziate all’improvviso, viene proclamata braccio destro dello sceriffo.

In Oklahoma quattro giornalisti rischiano la vita
La redazione della McCurtain Gazette
In Oklahoma quattro giornalisti rischiano la vita
Chris Willingham, giornalista della McCurtain Gazette

Chris capisce subito che tra i due c’è una relazione che va avanti da mesi e decide di chiederlo direttamente a Clardy in un’intervista: “Siamo amici, soltanto dei buoni amici”. La domanda però crea un fastidio notevole, i rapporti tra i due cambiano e ne scaturisce una guerra non dichiarata. Chris entra in possesso di alcune fotografie che ritraggono lo sceriffo e i suoi collaboratori più stretti nel tentativo di corrompere alcuni deputati colpevoli di intrattenere rapporti con la McCurtain Gazette. Tutto finisce in prima pagina e gli scandali si allargano a macchia d’olio. Come quello di Black, un detective sulla trentina assunto da Clardy, accusato di molestie nei confronti di una donna. Anche di questo si inizia a parlare, dando spazio a un’escalation di notizie contro l’attuale amministrazione senza fine.

In Oklahoma tre giornalisti rischiano la vita – Le altre testimonianze pubblicate dalla McCurtain Gazette

Pochi giorni fa Curtis Fields, un poliziotto carcerario, licenziato per motivi mai spiegati, ha fatto pubblicare una lettera di denuncia sul giornale guidato dalla famiglia Willingham: “La cattiva amministrazione dello sceriffo ha penalizzato la nostra Contea, mettendo a rischio tante famiglie. Siamo in una situazione di non ritorno”. Favori, aiuti e insabbiamenti ricorrenti. Il Center for Public Integrity classifica ogni Stato sulla qualità dei suoi statuti e pratiche di governo. All’ultimo controllo, l’Oklahoma, insieme ad altri dieci Stati, ha ottenuto una posizione a dir poco imbarazzante. A gennaio 2022 infatti Chris nota una sostanziale discrepanza tra il numero di crimini elencati nel registro dello sceriffo e i rapporti correlati messi a sua disposizione.

In Oklahoma quattro giornalisti rischiano la vita
Lo storico archivio della McCurtain Gazette
In Oklahoma quattro giornalisti rischiano la vita
Bob West, redattore della McCurtain Gazette

“Quelli che ottengo sono come ‘bestiame sciolto sulla terra di qualcuno’, tutte cose molto minori”. Spesso non si viene a conoscenza di reati gravi, dell’anno 2023 mancano quasi cinquantatré rapporti, comprese informazioni su “sparatorie, stupri e droga”. I Willingham, per capirne di più, si rivolgono mensilmente al Reporter Committee for Freedom of the Press, un’organizzazione senza scopo di lucro con sede a Washington D.C., che fornisce servizi legali per i giornalisti. L’organizzazione ha di recente assegnato un avvocato personale in Oklahoma, un segnale forte e chiaro che dimostra quanto sia complicato ottenere informazioni da lì e svolgere in tranquillità il proprio lavoro.

In Oklahoma tre giornalisti rischiano la vita – Le minacce dello sceriffo e l’audio registrato

Chris Willingham ha trent’anni, due bambini piccoli, una moglie, una casa con piscina e un campo da golf personale. Vive una vita serena, è felice e realizzato, grazie anche al suo lavoro. Tutto questo prima che iniziasse a indagare contro lo sceriffo e il suo dipartimento: da qui la sua esistenza e quella della sua famiglia è cambiata per sempre. Entrambi passano le loro giornate in redazione o in giro per la zona a chiedere e a cercare notizie sull’amministrazione locale, per loro – ormai – una vera e propria ossessione. Oltre alla coppia, c’è Bob West, ottantuno anni e cronista di eventi dedicati alla cultura, alla musica e allo sport. Da qualche settimana anche lui si dedica a questa spinosa e pericolosa inchiesta. “Il giornale si tiene in piedi per miracolo, eppure stiamo cercando di scoprire la verità – ha spiegato l’anziano giornalista – senza che nessuno ci dia una mano. Un abbonamento annuale costa settantuno dollari; il prezzo ufficiale è di cinquanta centesimi nei giorni feriali, settantacinque nel fine settimana. Abbiamo un sito dove pubblichiamo poche notizie ma tutte di qualità, questa è la nostra forza”. Dall’altra parte il dipartimento e il suo leader stanno facendo di tutto per abbattere la McCurtain Gazette. Diverse registrazioni telefoniche, o audio rubati, sono preoccupanti per il futuro dei quattro giornalisti: “Piazziamo un carro vicino alla redazione e lo riempiamo di esplosivo, faremo finta che si tratti di un’incidente. Conosco anche alcuni sicari molto bravi e discreti, dobbiamo liberarci di questa rogna”, ha concluso lo sceriffo Clardy in un paio di vocali shock. La famiglia Willingham ha pubblicato sul proprio giornale un articolo con un Codice QR che riporta a una cartella Dropbox con dentro tutti i file audio in questione, smascherando definitivamente quanto accade ogni giorno a Idabel. Sui fatti continuano a indagare le autorità competenti, il dibattito in questi giorni sta diventando di dominio pubblico, l’intera America continua a interrogarsi sulla libertà di stampa. I protagonisti di questa storia, i quattro giornalisti della McCurtain Gazette, vanno avanti ma guardano anche a un futuro più rilassante: “Finiamo questa storia e ci riprendiamo le nostre vite, così è difficile vivere”. Nessuno, di sicuro, avrà il coraggio di biasimarli.  

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Il prigioniero del secolo

La libertà di Assange, fondatore di WikiLeaks, è l’unica arma che abbiamo per contrastare chi sta costruendo passo dopo passo la Terza guerra mondiale. Ad affrontare il tema è Alessandro Di Battista, collaboratore de il Millimetro e tra i massimi esperti dell’argomento, oltre a essere protagonista di un fortunato tour teatrale incentrato sul giornalista australiano. Greta Cristini analizza geopoliticamente le origini dell’attentato terroristico islamista in Russia e i possibili scenari. All’interno anche L’angolo del solipsista, Vita da Cronista, Line-up, Pop Corn, Un Podcast per capello e Nel mondo dei libri, le consuete rubriche di Giacomo Ciarrapico, Andrea Pamparana, Alessandro De Dilectis, Simone Spoladori, Riccardo Cotumaccio e Cesare Paris. Si aggiunge inoltre Tutt’altra politica di Paolo Di Falco. Copertina a cura de “I Buoni Motivi”.

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