(Adnkronos) – In Medio Oriente "la situazione è molto delicata e molto tragica. E la colpa non è di una sola parte, di entrambe e anche della comunità internazionale. Non è bianco o nero. L'estremismo deve essere emarginato, i moderati devono unirsi". Così la cantante israeliana Noa, all'Adnkronos, in merito al conflitto israelo-palestinese in corso, e alle ultime polemiche nate dalla frase del cantante Ghali dal palco di Sanremo, che ha chiesto uno "stop al genocidio". "Credo che l'affermazione più importante ora sia: pace! Due Stati per due popoli!", afferma l'artista. "Israeliani e palestinesi e tutto il mondo meritano una leadership onesta che santifichi la vita, che lavori per il benessere del popolo. Non è così, né con Hamas né con il governo Netanyahu", ammonisce. "Dobbiamo lavorare tutti insieme per il benessere di tutti. E gli artisti possono essere i più grandi ambasciatori di questo messaggio umano", dice Noa. La frase di Ghali "stop al genocidio" ha suscitato l'immediata reazione dell'ambasciatore israeliano, e successivamente a 'Domenica In' dove la conduttrice Mara Venier ha letto una nota in cui l'ad Rai Sergio ha espresso solidarietà ad Israele. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
- Dal 7 ottobre scorso sono stati uccisi oltre 120 insegnanti palestinesi: nella Striscia anche l'istruzione è in ginocchio.