(Adnkronos) – Molestie sul set mentre si girano scene di letto? Attori troppo focosi che confondono finzione e realtà? Registi che scelgono un’inquadratura fin troppo maliziosa? Da oggi c’è una nuova figura professionale a proteggere attrici ed attori sui set di film e serie tv: si chiama intimacy coordinator, è nata a Hollywood, sulla scia del movimento MeToo e recentemente è arrivata anche in Italia, anche se non se ne parla. Invece se n’è parlato durante la conferenza stampa di presentazione di Gigolò per caso (serie di Prime Video, online dal 21 dicembre in sei episodi), con Christian De Sica, Pietro Sermonti, Asia Argento ed Ambra Angiolini. De Sica è un gigolò sull’orlo della pensione e suo figlio Pietro Sermonti, sposato con Ambra Angiolini, per problemi di soldi è costretto a seguire le orme paterne, pur essendo molto impacciato nelle relazioni sessuali, di cui parla con Asia Argento, psicologa che finisce per innamorarsi di sua moglie. Nella serie, pur senza cadere in dettagli pruriginosi, si girano scene di letto, motivo per cui Prime Video ha introdotto in Italia (in realtà già da 4 anni) questa nuova figura professionale, l’intimacy coordinator, che protegge la produzione da eventuali denunce di molestie da parte degli attori, e permette ad attori ed attrici di essere a loro agio sul set. “Nasce per proteggere la produzione, diciamo la verità, perché se succede qualcosa, l’avvocato può dire di aver chiesto se fosse tutto ok sul set – ammette con sincerità Asia Argento, che aggiunge – in un film girato in Inghilterra c’era una persona che mi chiedeva se stessi bene ogni volta che noi due attori ci avvicinavamo”. Ambra Angiolini, enfant prodige all’epoca di Non è la Rai ormai da anni conduttrice ed attrice affermata, è la prima volta che incontra sul set l’intimacy coordinator. “Non ho mai trovato nella mia carriera una persona che in camerino mi chiedesse come mi sentissi a girare una scena poco vestita, ma lo trovo molto giusto ed in linea con questo periodo storico. Ogni volta che io ed Asia Argento tornavamo in camerino dopo aver girato le nostre scene insieme, tornavamo felici senza mai sentirci in imbarazzo”. Pietro Sermonti, impacciato gigolò nella serie girata da Eros Puglielli, è convinto dell’importanza di questa figura professionale, anche in Italia. “Credo che l’intimacy coordinator sia molto importante soprattuto per le giovani attrici, che magari stanno girando un film e sanno di poter contare su una figura di riferimento con cui poter parlare nel caso ci siano dei problemi sul set”. Prime Video ha stanziato 8 borse di studio per la formazione di queste figure professionali, che possono lavorare in Italia ed all’estero e mette gli attori nella condizione di essere a proprio agio sul set ed essere tutelato in una scena specifica. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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