(Adnkronos) – Il territorio delle Langhe, Roero e Monferrato in Piemonte con il celebre mercatino natalizio ad Asti e con il Presepe vivente a San Damiano d’Asti, si candida a rappresentare sempre di più l'atmosfera natalizia made in Italy e a diventare un'attrazione turistica di grande successo per italiani e stranieri con il “Magico Paese di Natale”. L'evento diffuso, giunto quest'anno alla 17esima edizione, prenderà il via da sabato prossimo 11 novembre fino al 17 dicembre ed è inserito dal portale European Best Destinations tra i 10 più importanti mercatini natalizi d’Europa. Una manifestazione che ogni anno attrae sempre più visitatori con l'edizione dell'anno scorso che ha visto oltre 500mila arrivi in zona per 1,4 milioni di pernottamenti, con oltre 2.700 strutture ricettive e 11.000 operatori turistici, e che quest'anno punta a incrementare del 20% i flussi internazionali, secondo quanto comunicato dall'ente del Turismo di Langhe, Monferrato Roero, che oggi ha presentato l'iniziativa a Roma. Protagoniste dell’atmosfera tipica del Natale, tra luci, colori, fatine ed elfi, saranno il suggestivo borgo di Govone, dove Babbo Natale ha la sua residenza nel Castello Reale, Asti con il celebre mercatino natalizio e San Damiano d’Asti che ospiterà il Presepe vivente a partire dal 3 dicembre, fino al 10 dicembre. Un angolo di Piemonte dalla grande cultura e tradizione enogastronomica, il cui paesaggio è stato eletto Patrimonio dell’Umanità, dove per 6 weekend sarà possibile vivere lo spirito più autentico del Natale. Evento top ad Asti dove dall’11 novembre prende il via il mercatino natalizio. Per questa edizione sarà raddoppiata l’area dell’evento con, all’interno, spazi dedicati a spettacoli; il numero delle casette di legno presenti toccheranno la quota di 130. Altra novità la collocazione dell’area del mercatino che sarà piazza Alfieri, una zona centralissima della città, particolare per la sua forma triangolare tanto da ricordare un albero di Natale stilizzato. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
- La legge fondamentale trae ancora oggi la sua forza dai cosiddetti “contrappesi” che la abitano.