“Mimmo, tu devi andare a Beirut. Cerca di intervistare il capo degli Hezbollah. Tu Andrea, vai a Tel Aviv e cerca di intervistare Shamir. Poi montate un reportage a doppia firma e mettete le due interviste a specchio”. Guglielmo Zucconi era così. Tante idee, poche parole, richieste precise e, soprattutto, inappellabili. Mimmo, Lombezzi. Grande cronista, coraggioso, studioso del Medio Oriente. Detto fatto. Ci mettemmo subito all’opera. Tempo pochi giorni ed eravamo pronti, febbraio 1989. Pochi mesi prima si erano svolte in Israele le ennesime elezioni politiche.