(Adnkronos) –
Martedì 5 dicembre alle 10.00 presso l’aula convegni della Macroarea di Ingegneria dell’Università di Roma Tor Vergata si terrà la cerimonia di assegnazione dei primi premi di laurea per le migliori tesi magistrali discusse presso il nostro ateneo su tematiche di genere. La giornata, dedicata a Giulia Cecchettin, vedrà la presenza, oltre che del rettore Nathan Levialdi Ghiron e della delegata alle Pari opportunità e all’inclusione Barbara Martini, anche di Luciana Delfini, consigliera di Parità della Regione Lazio, di Elisabetta Strickland, presidente onoraria del Comitato Unico di Garanzia di ateneo e di Elisa Ercoli, presidente dell’associazione Differenza donna ong. L’iniziativa si inserisce nella più ampia azione svolta dall’ateneo per sensibilizzare sui temi della differenza di genere, promuovere la riflessione e stimolare la ricerca sugli studi in materia di pari opportunità e parità.
La decisione di premiare le migliori tesi di laurea su questioni di genere nasce non solo dalla volontà di indirizzare la ricerca accademica su tali tematiche ma anche di valorizzare l’impegno di giovani studiose e studiosi che abbiano dato prova di particolare sensibilità e capacità nella individuazione dei molteplici aspetti della dimensione di genere. Vincitrici e vincitori verranno premiate/i dalle componenti e dai componenti della commissione valutatrice, costituita da docenti delle diverse Macroaree e Facoltà e da esperte ed esperti di tematiche di genere. “La delicata questione del contrasto alla violenza sulle donne – sottolinea il rettore Levialdi Ghiron – non può più essere relegata alle sole ricorrenze nazionali e internazionali ma deve definirsi in atti concreti che coinvolgano le istituzioni culturali, le associazioni nazionali e il territorio. Il nostro Ateneo intende valorizzare l’impegno e la ricerca degli studenti e delle studentesse che hanno avuto la sensibilità di indirizzare il loro interesse su questi temi”. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)
- Dal 7 ottobre scorso sono stati uccisi oltre 120 insegnanti palestinesi: nella Striscia anche l'istruzione è in ginocchio.