Perché Tel Aviv disprezza le Nazioni Unite

L’organizzazione intergovernativa a carattere mondiale non si è ancora “appiattita” come gran parte dei Paesi occidentali.

Jenin è una città della Cisgiordania settentrionale. Dal 1948, anno della Nakba, la catastrofe, l’esodo dei palestinesi costretti a lasciare le loro terre durante la guerra arabo-israeliana, c’è un campo profughi dove vivono migliaia di persone. Jenin, come gran parte della Cisgiordania, è di fatto sotto occupazione militare israeliana. I soldati israeliani fanno il bello e il cattivo tempo. Possono fare rastrellamenti di giovani palestinesi nell’assoluta impunità. Possono compiere omicidi mirati. Possono addirittura assassinare una grande giornalista senza che nessuno paghi per tale crimine. È la realtà dei cosiddetti “territori occupati”, del resto.

Guterres ha attaccato pesantemente l'operato di Israele nei confronti di Gaza
Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite – (LaPresse) ilMillimetro.it

L’11 maggio del 2022, durante un raid israeliano, uno dei volti più noti di Al Jazeera, la giornalista palestinese-americana Shireen Abu Akleh è stata freddata da una pallottola sparata da un soldato israeliano. In principio, le autorità di Tel Aviv hanno negato il coinvolgimento dell’IDF (le Forze di difesa israeliane) nell’assassinio di Shireen Abu Akleh. Tuttavia, anche grazie agli esiti di un’inchiesta realizzata dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani – una delle agenzie dell’ONU – sono stati costretti ad ammettere le loro responsabilità, sostenendo però che si era trattato di un tragico errore.

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Transizione ecologica

La strada verso la sostenibilità è ormai tracciata ed è a senso unico: Chiara Di Giorgio approfondisce questo processo globale, finalizzato a ridurre l’impatto ambientale dell’attività umana e a promuovere una maggiore sostenibilità in vari settori, tra cui l’energia, l’industria, l’agricoltura, i trasporti e la gestione dei rifiuti. Alessandro Di Battista parla del complicato rapporto tra Israele e le Nazioni Unite. Direttamente da Tel Aviv, Greta Cristini racconta gli scenari possibili di una guerra che allo stato attuale sembra essere senza una vera e propria strategia. All’interno anche Vita da Cronista, Pop Corn, Un Podcast per capello e Nel mondo dei libri, le rubriche di Andrea Pamparana, Simone Spoladori, Riccardo Cotumaccio e Cesare Paris. Il quattordicesimo numero de il Millimetro vi aspetta.

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