(Adnkronos) – Sia a casa che a lavoro "le persone sono più impegnate sulla sostenibilità ambientale". Sulla sostenibilità sociale, invece, "abbiamo un grosso buco nero. Addirittura nella mappa delle parole le persone non sono in grado di definirla, perciò non sanno proprio cosa sia". Lo afferma Paola Aragno, vicepresidente di Eikon Italia Società Benefit, in occasione del convegno 'Le nuove sfide della sostenibilità', a cura di Eikon Italia Società Benefit in collaborazione con il Gruppo Adnkronos che si è svolto oggi a Palazzo dell'Informazione. Nella sostenibilità sociale "le persone si sentono meno coinvolte e i giudizi che attribuiscono alle organizzazioni e alle istituzioni sono più negativi". In generale, però, il giudizio sulle istituzioni "non peggiora proprio grazie ad un elemento, cioè all'obiettivo 5. Il fatto che al governo ci sia una donna fa sì che le istituzioni vengono percepite come più attente alle pari opportunità". L'effetto Meloni, dunque, "salva la percezione delle istituzioni". L'altro dato importante rispetto all'obiettivo 5, sottolinea Aragno, "è che gli intervistati danno un giudizio più positivo sul coinvolgimento delle aziende rispetto a questo obiettivo mentre invece si sentono meno coinvolti nella loro sfera professionale, cioè quando sono in ufficio". Il punto di debolezza delle istituzioni, però, "sono i giovani. Cioè il giudizio sulle istituzioni o meglio il giudizio sull'attenzione ai giovani rispetto proprio alle professioni e perciò all'occupazione giovanile è basso. Il più basso dell'intera rilevazione". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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