Nell’ultimo decennio una metamorfosi sostanziale: nel mezzo le vite di chi fugge, chi torna e chi non se n’è mai andato
Il tempo è in grado di mutare e, a volte, anche di trasformare l’assetto di un Paese così come lo conosciamo nel presente. Chi più, chi meno, tutti gli Stati del mondo subiscono e riflettono quelli che nella storia si definiscono come corsi e ricorsi. Alcuni Paesi, però, cambiano più di altri. Il Venezuela è uno di questi. Paese dell’America latina – costa settentrionale del Sud del continente –, è una Repubblica federale che conta quasi 29 milioni di abitanti.
![Per i giovani indigeni l'istruzione è fondamentale](https://ilmillimetro.b-cdn.net/wp-content/uploads/2024/05/Amazonas-1-ilMillimetro.it_-1-1024x683.jpg)
Nell’ultimo decennio ha subìto una metamorfosi sostanziale: da importante esportatore di petrolio nel mondo, dalle complicate relazioni internazionali e dal controverso ruolo geopolitico, sta vivendo oggi una delle più gravi crisi economiche, politiche e sociali della sua storia. Le conseguenze di questo radicale passaggio sono evidenti sulle vite delle persone, segnate dagli effetti dell’instabilità e insicurezza che per molti si è tradotta in una fuga necessaria dal Paese.
I numeri della diaspora migratoria
Quella di oggi è, per il Venezuela, una sfida umanitaria senza precedenti, poiché la diaspora di rifugiati e migranti ha assunto le dimensioni della più grande crisi di sfollamento al mondo, con un allarmante numero di oltre 7,7 milioni di persone che hanno lasciato il territorio.
![Da sempre il problema legato all'economia ha complicato i piani del Paese](https://ilmillimetro.b-cdn.net/wp-content/uploads/2024/05/Amazonas-ilMillimetro.it_-1024x683.jpg)
L’inizio della crisi risale al 2013, quando il PIL ha subìto una contrazione drastica, dando il via a uno dei più gravi crolli economici per un Paese non in conflitto in quasi mezzo secolo. La narrazione mediatica e le considerazioni della comunità internazionale hanno troppo spesso raccontato di questa come una crisi dal peso regionale e non globale.