Poche giornaliste in Italia hanno saputo trasmettere ai lettori e alle lettrici più giovani la passione per un racconto che riguardasse un Paese lontano dal proprio. È la politica estera, quella che solitamente viene saltata dai più per concentrarsi su beghe interne e gossip parlamentari. Quella che interessa solo se scoppia o finisce una guerra. Cecilia Sala ci ha insegnato che in mezzo a questa o quell’altra parentesi storica c’è ben altro. Le storie delle persone, in primis, poi delle regioni, dei fiumi e dei confini, di mura costruite amatorialmente e armi messe in braccio a piccoli uomini.