Fermiamo il loro progetto

Oggi Israele vuole spaventare la pubblica opinione mondiale e convincerla che è necessario un intervento armato contro l’Iran

Negli ultimi giorni il ministro degli esteri dello stato ebraico, Israel Katz, ha deciso di postare su Twitter delle immagini spaventose. La prima ritrae il Colosseo bombardato dai missili iraniani. La seconda è l’Europa intera colpita dai missili che partono dalla Persia. Qual è lo slogan che utilizza? “Fermiamo l’Iran adesso prima che sia troppo tardi, gli iraniani possono colpire l’Europa”. Guardando queste immagini ho pensato a quando Colin Powell e prima un ex ministro degli esteri d’Israele, Netanyahu, mentirono al mondo intero sulla presenza di armi di distruzione di massa o addirittura di un progetto nucleare di Saddam Hussein in Iraq.

La propaganda di Israele
Occorre fermare la propaganda di Israele prima che sia troppo tardi – ilMillimetro.it

Mentirono per far cosa? Per abituare la pubblica opinione a una guerra, per convincere le pubbliche opinioni mondiali della necessità di un intervento, di un’invasione dell’Iraq. Conseguenze: 600.000 morti, un paese devastato. Il tutto, tra l’altro, iniziato da una grande menzogna, la più grande menzogna, la presenza di armi di distruzione di massa in Iraq.

Oggi Israele vuole fare la stessa identica cosa, spaventare la pubblica opinione mondiale e convincerla che è necessario un intervento armato contro l’Iran. Quantomeno questo è il desiderio di Israel Katz, che evidentemente appunto cerca di spaventare, parlando di eventuali attacchi dell’Iran sul Colosseo di Roma o su tutta Europa, per convincere gli europei della necessità, magari in futuro, di un intervento contro l’Iraq. Fermiamo questo progetto prima che sia troppo tardi.

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La storia al contrario

Il terrorismo israeliano e lo “spazio vitale” nazional-sionista. Nell’articolo principale Alessandro Di Battista sottolinea come sia «triste constatare quanto i discendenti delle vittime dell’Olocausto stiano, giorno dopo giorno, assomigliando sempre più ai peggiori carnefici della Storia». Greta Cristini analizza geopoliticamente i possibili scenari, mentre Luca Steinmann e Valerio Nicolosi ci raccontano la vita in Libano e in Cisgiordania con i loro reportage. All’interno Line-up, Un Podcast per capello, Ultima fila e Nel mondo dei libri, le consuete rubriche di Alessandro De Dilectis, Riccardo Cotumaccio, Marta Zelioli e Cesare Paris.

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