(Adnkronos) – Treviso, 24 aprile 2024 – L’intelligenza artificiale generativa arriva in azienda per aiutare gli addetti nei processi produttivi. È questo l’obiettivo di Breton, gruppo trevigiano leader in progettazione e produzione di macchine e impianti industriali d’avanguardia, che ha sviluppato il progetto Magick, ottenendo un cofinanziamento di 200mila euro nell’ambito del Bando IRISS promosso da SMACT Competence Center. Il progetto – in collaborazione con l’Università di Padova e Statwolf, azienda specializzata nel monitoraggio del ciclo di vita delle soluzioni di Machine Learning – si ramifica in due soluzioni diverse ma complementari: BretonExplorer, la prima, è un chatbot avanzato che migliora la condivisione e la fruizione della conoscenza aziendale, a tutti i livelli. Mentre BretonDesigner, la seconda soluzione, utilizza uno strumento che offre supporto ai progettisti, in cui l'AI crea, partendo da una bozza di progetto, immagini fotorealistiche.
Federico Milan, Digital Innovation Manager di Breton e referente del progetto, spiega: «Fondamentale nella nostra visione è la creazione di strumenti che non solo facilitino, ma abilitino veramente i nostri operatori, designer e manager, elevando la loro consapevolezza e liberandoli dal peso di attività ripetitive e di scarso valore aggiunto. Con BretonExplorer e BretonDesigner, posizioniamo l'uomo al centro dell'industria, permettendo così che l'ingegno umano emerga e generi nuovo valore. Questo rappresenta il cuore della nostra filosofia: trasformare ogni sfida in un'opportunità di eccellenza, attraverso l'uso di agenti intelligenti». Il progetto sfrutterà la Gen AI – Intelligenza Artificiale Generativa – per creare contenuti originali sia in formato testuale che visuale, il tutto grazie all'apprendimento da dataset di notevoli dimensioni. Per ogni esigenza dell’addetto corrisponderà una soluzione di testo o d’immagine. La tecnologia innovativa alla base di entrambe le soluzioni sfrutta modelli generativi di diversa natura: BretonExplorer per le sintesi testuali usa i Large Language Models e i Generative Adversarial Networks (GANs), mentre BretonDesigner per la sintesi delle immagini realistiche usa Diffusion Models. L’importante novità nell'adozione di queste soluzioni è l’automazione: l'utilizzo di tecniche di apprendimento automatico permette ai modelli di estrapolare le informazioni più significative dai dati e, successivamente, ricombinarle per creare nuovi contenuti con caratteristiche simili.
Breton
Breton è un’azienda internazionale specializzata nella progettazione e produzione di macchine e impianti industriali d’avanguardia per la pietra naturale e agglomerata. Fondata nel 1963 con sede a Castello di Godego (TV), conta oggi altre due sedi produttive, a Campiglia dei Berici (VI) e a Vedelago (TV), e sette filiali estere. È un player di riferimento nella progettazione e produzione di macchine utensili per la lavorazione di metalli e materiali compositi per i settori automotive, energia, difesa e aerospace, e di macchine e sistemi per la stampa 3D di pezzi di grandi dimensioni. Nel corso della sua storia ha depositato più di 1700 brevetti, e ogni anno il 5% del fatturato dell'azienda è destinato a ricerca e sviluppo. https://breton.it/
SMACT è il Competence Center nazionale per la digitalizzazione delle imprese costituito a Nordest in alleanza tra le università del Triveneto, 2 enti di ricerca, oltre 60 imprese technology ed early adopter e 8 enti pubblici di facilitazione. Nel 2023 si è chiuso il bando di cofinanziamento alle imprese con cui SMACT ha messo a disposizione delle aziende 5 milioni di euro di fondi per cofinanziare progetti di innovazione, ricerca e sviluppo industriale (IRISS). A questi si sono aggiunti ulteriori fondi in servizi in formazione e consulenza messi a disposizione da SMACT con la possibilità di accedere ad uno sconto in fattura fino all’80%. Nel 2024 il Competence Center ha lanciato un nuovo bando con 2,6 milioni di euro di risorse disponibili: la call per l’invio dei progetti è aperta dal 25 marzo al 31 maggio. https://www.smact.cc/
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- La legge fondamentale trae ancora oggi la sua forza dai cosiddetti “contrappesi” che la abitano.