(Adnkronos) – "Ciclo finito? Non lo so, Simone Inzaghi 12 mesi fa sembrava in difficoltà e poi ha fatto tutto questo". Stefano Pioli non molla. L'allenatore del Milan si aggrappa alla panchina rossonera dopo la sconfitta nel derby che ha regalato lo scudetto all'Inter. "E' una sconfitta pesante, ho provato per quanto possibile possibile a rinfrancare i miei giocatori perché dobbiamo finire bene il campionato. Purtroppo ancora una volta non siamo riusciti nemmeno a pareggiare nel derby", dice a Dazn. "Nel primo tempo loro ci hanno fatto male sul calcio d'angolo del gol, abbiamo creato qualcosa con Rafa poi il raddoppio ci ha complicato ancora di più la partita -prosegue Pioli a Dazn-. La squadra ha lottato ma è mancata anche un pizzico di fortuna perché le situazioni le abbiamo create. L'Inter ha fatto un campionato eccezionale, sono 3-4 anno che ha la rosa più forte mentre noi siamo mancati nella continuità di prestazioni ad alto livello. Questa è la realtà, sia noi che le altre dobbiamo fare dei passi in avanti se questa Inter è così forte". "Ciclo finito? Non lo so, Simone Inzaghi 12 mesi fa sembrava in difficoltà e poi ha fatto tutto questo. Io sto bene, la squadra ha dei margini di miglioramento. Ora dobbiamo finire bene il campionato e poi a bocce ferme faremo tutte le valutazioni", conclude il tecnico rossonero. Dalla società, parla l'ad Giorgio Furlani. "Innanzitutto facciamo i complimenti all'Inter. Avremo voluto essere noi e siamo già al lavoro per la prossima stagione. Mancano 5 partite, vogliamo rimanere secondi e abbiamo la testa a questa gare", dice. "Noi facciamo la squadra per vincere, questo era l'obiettivo l'estate scorsa. Abbiamo fatto una grande rivoluzione la scorsa estate, quest'anno sarà un lavoro più leggero e ci riproveremo. L'obiettivo è sempre vincere", aggiunge Furlani che chiude parlando del futuro di Pioli. "L'allenatore del Milan è lui, siamo concentrati nel finire bene la stagione. Le persone che riportano a Jerry Cardinale sono Jeff, Moncada, Zlatan e io. Ne parleremo a fine stagione". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
- La legge fondamentale trae ancora oggi la sua forza dai cosiddetti “contrappesi” che la abitano.