(Adnkronos) – "Una pura follia, del tutto illegittima, incostituzionale, in nessuna città al mondo si paga per entrare. E' inaudito che in questo Paese non ci sia una Consulta, qualcuno che dica: 'vi ha dato di volta il cervello'? Pensate di poter mettere una tassa per entrare in una città, pensate di essere nel Medioevo, siete pazzi?". Massimo Cacciari non ci sta e, in un'intervista con l'Adnkronos, esprime la sua totale contrarietà alla nuova misura del ticket di ingresso di 5 euro a persona per i visitatori occasionali a Venezia, che entrerà in vigore dal 25 aprile e sarà operativa fino al 14 luglio. "A Venezia, i turisti pagano già tre volte tanto rispetto ai residenti i biglietti per i trasporti, pagano i musei, pagano tutto. Una dichiarazione così brutale di ritenere Venezia un puro museo è un obbrobrio culturale -affonda Cacciari, veneziano doc ed ex sindaco della città lagunare-. In quale posto al mondo io pago per entrare in una città? Pagherò la Ztl, pagherò la tassa di circolazione per il motoscafo, ma per entrare a piedi nella città devo pagare? Mi pare assurdo". Così come, per Cacciari, "è assurdo che i giornali trattino la cosa come fosse normale, ormai passa qualsiasi follia. Qualche anno fa una cosa del genere non sarebbe venuta in mente a nessuno". Poi la provocazione: "Io invito tutti a non pagare un bel niente, perché voglio vedere di fronte a qualsiasi giudice come fanno a sostenere la legittimità di una tassa di ingresso nella città!", scandisce il filosofo. "Che fanno – si chiede – bloccano la circolazione, mettono la polizia a chiedere i documenti per vedere se ho pagato un ticket per entrare, io italiano, io cittadino europeo, in una città italiana? Solo parlarne è una vergogna", conclude Cacciari. —turismowebinfo@adnkronos.com (Web Info)
- La legge fondamentale trae ancora oggi la sua forza dai cosiddetti “contrappesi” che la abitano.