Agrivoltaico, il contributo può arrivare all’80%

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(Adnkronos) – Grazie alla soluzione proposta da GIFT Solutions al contributo in conto capitale fino al 40% si aggiunge la possibilità di usufruire di un altro 40% (senza considerare la presenza di una tariffa incentivante sulla produzione). Salvalaio: «E si può condividere la spesa con chi installa l’impianto fotovoltaico e si occuperà della sua gestione e manutenzione».  Padova 06.05.2024. Con il Superbonus alle spalle sono comunque molte le opportunità che rimangono a disposizione grazie alle risorse del PNRR. Tra queste l’Agrivoltaico, una soluzione che permette la coesistenza di coltura e pannelli fotovoltaici. Un’occasione per gli agricoltori che vogliono investire in maniera sostenibile e aggiungere un importante introito al loro reddito, facendo del bene all’ambiente. Un impianto agrivoltaico standard fino 1MW di potenza è infatti oggetto di agevolazione del 40% a fondo perduto e di un incentivo sull’energia prodotta fino a 10 centesimi per chilowattora. Per capirci: bastano due ettari di terreno per realizzarlo e il guadagno è molto interessante, garantendo un rientro dell’investimento in meno di 6 anni e creando ricavi fino a 5 milioni di euro in vent’anni. Ma se non fosse abbastanza c’è anche un’altra soluzione che permette all’imprenditore agricolo di condividere l’investimento con l’azienda che installerà l’impianto fotovoltaico. Questa modalità, oltre a garantire nel tempo l’investimento, lo rende ancora più conveniente. Ad esempio GIFT Solutions investe insieme all’imprenditore agricolo facendo a metà delle spese, una formula destinata a incontrare sempre più il favore delle aziende che devono investire, perché sostanzialmente dimezza costi e rischi. Non solo, per l’utilizzo del terreno GIFT Solutions riconosce all’imprenditore agricolo una somma pari a quella della propria quota di incentivo. In questo modo l’agricoltore ottiene sia la sua quota di contributo del 40% sia la quota del 40% riconosciuta da GIFT Solutions, arrivando così all’80% di contributo. «È una formula innovativa, destinata a prendere piede, perché ognuno si potrà concentrare sul proprio campo: l’agricoltore potrà rivolgere le sue energie unicamente alla coltura mentre l’investitore si occuperà di far rendere l’impianto focalizzandosi sulla sua gestione e manutenzione», osserva Alessandro Salvalaio, Presidente del CdA di GIFT Srl. Ciò rende possibile coniugare nel migliore dei modi la produzione agricola alla produzione di energia elettrica fotovoltaica. «Un doppio binario incentivante che è anche una bella opportunità per decarbonizzare, migliorando la redditività dei suoli: un modo, insomma, per far convergere l’affermazione della qualità agricola italiana con la spinta verso gli obiettivi climatici da raggiungere fissati dall’UE. Si fa del bene all’ambiente e, al contempo, si può guadagnare». E guadagnare sul serio. Con la formula proposta, il costo di un impianto da 1MW, pari a circa un milione e mezzo di euro, verrà diviso a metà tra l’agricoltore e GIFT Solutions. Dei 750 mila euro dell’investimento l’agricoltore riceverà quindi 300 mila euro di fondo perduto e altri 300 mila da GIFT per l’utilizzo del terreno. Il costo di un impianto agrivoltaico per circa 500kW di potenza sarà di 150 mila euro e avrà un tempo di rientro di solo due anni. Ne vale la pena, no? Ufficio Digital Marketing e Communication Ambico 
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 —immediapresswebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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