La Lapet denuncia la mancata applicazione della Direttiva Ue 958/2018

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(Adnkronos) – Se ne parlerà in occasione del Congresso nazionale del 9 maggio a Roma in quanto, “permangono ancora nel nostro ordinamento ingiustificate riserve che penalizzano i professionisti di cui alla Legge 4/2013” ha dichiarato il Presidente Falcone Roma, 7 maggio 2024. 40 anni Lapet. “Un traguardo straordinario, non solo per l’associazione (nata nel lontano 1984) ma, possiamo affermare con orgoglio e forse anche con un pizzico di presunzione, per la professione che rappresenta: il tributarista” ha così commentato il presidente nazionale Roberto Falcone annunciando l’evento celebrativo che si terrà a Roma il prossimo 9 maggio dal titolo “Il Tributarista, libertà di esercizio professionale e attività riservate. La direttiva UE n. 958/2018 nei suoi primi cinque anni di attuazione”. Nel corso di questi 4 decenni infatti, la Lapet ha avuto modo di conseguire numerosi ed importanti obiettivi, grazie ad una rappresentatività sempre più crescente e riconosciuta da enti ed istituzioni. Una esperienza longeva che la classe dirigente dell’associazione ha messo, giorno dopo giorno, a disposizione degli iscritti, per la tutela degli interessi di tutta la categoria professionale. In particolare, l’attività politico-istituzionale Lapet è stata sempre rivolta a sostenere la netta separazione tra le attività libere e quelle riservate per legge. Fin da tempi non sospetti il presidente riteneva che: “l’utente deve essere libero di rivolgersi al professionista non per un vincolo di legge ma, perché, deve ritenere che la prestazione professionale possa rappresentare un valore aggiunto. Limitare infatti le riserve professionali, in quanto restrittive della concorrenza, sono peraltro le linee guida ribadite anche dalla direttiva ue n.958/2018 che introduce l’obbligo per tutti gli stati membri di sottoporre ad un test di proporzionalità con la normativa europea ogni intervento legislativo volto ad introdurre riserve di esercizio professionale a favore di talune categorie e verificare se quelle esistenti possono essere giustificate dal nuovo test. La libera circolazione dei servizi sarà possibile soltanto quando scompariranno alcune norme nazionali che oggi ostacolano in modo eccessivo l'esercizio dell’attività di professionisti qualificati. E’ necessario che tutti gli stati membri adottino misure che possano rafforzare la fiducia dei professionisti e garantire la sicurezza dei cittadini. In tal senso, la direttiva citata potrà rappresentare un valido strumento di orientamento. Ora pertanto, quando anche l’Italia ha recepito la direttiva, l’associazione insiste sulla sua applicazione. Ad esempio, non ha ragione di esistere la riserva che oggi non consente l’apposizione del visto di conformità o il patrocinio tributario a tutti quei professionisti inspiegabilmente esclusi come i tributaristi qualificati e certificati di cui alla legge n.4/2013. Abbiamo da sempre sostenuto il principio della libertà dell’esercizio professionale. Da tempo ormai ci facciamo promotori, sia a livello nazionale che europeo, della necessità di offrire alle nuove generazioni l'opportunità di costruire il loro futuro nel mercato del lavoro e di attuare interventi rivolti a eliminare le riserve inutili”. Ed infatti, su tali argomentazioni si tornerà a discutere in occasione del congresso nazionale del 9 maggio prossimo (vedi locandina in pagina). Entrando più dettagliatamente nel programma dei lavori, in apertura sarà proiettato un video dall’emblematico titolo “Evoluzione della professione nel corso dei 40 anni di Lapet e 20 di Assoprofessioni”. Gli indirizzi di saluto saranno affidati per la Lapet al presidente nazionale Roberto Falcone (nonché segretario generale Assoprofessioni), per Assoprofessioni al presidente Giorgio Berloffa. L’evento gode altresì del patrocinio dell’Uni per il quale parteciperà il presidente Giuseppe Rossi. Sul tema della giornata relazionerà l’avvocato Antonio Martini che in qualità di esperto di diritto europeo farà il punto sulla direttiva ue n.958/2018 nei suoi primi cinque anni di attuazione. Da qui in poi siederanno alla tavola rotonda referenti istituzionali, governativi, parlamentari ed eurodeputati nonchè i referenti delle associazioni di categoria (vedi programma allegato). La giornata di studi proseguirà nel pomeriggio, con un momento prettamente associativo ed altrettanto atteso: l’assemblea nazionale degli associati per l’approvazione dei bilanci consuntivo 2023 e preventivo 2024.  
Contatti: https://www.iltributaristalapet.it/IT/
 —immediapresswebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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