Matthew Perry e l’eredità di Chandler Bing

La scomparsa dell’attore e l’effetto dirompente sui fan. Perché era così amato e cosa ha rappresentato

Il 28 ottobre 2023 Matthew Perry è morto. L’attore, noto per il personaggio di Chandler Bing nella serie TV Friends, ha sollevato un’ondata di rammarico degna del successo avuto, proprio grazie a questo ruolo. Il suo nome non ha lo splendore di un Marlon Brando, un Paul Newman o un James Dean, eppure la doccia fredda che ha colto i suoi fan, e il mondo intero, è stata ed è tuttora qualcosa di dirompente.

L'eredità di Chandler Bing sui fan dopo la morte di Matthew Perry
La morte di Matthew Perry ha commosso tutti (LaPresse) – ilMillimetro.it

Che cosa è accaduto e perché Matthew Perry ha sortito un effetto tanto profondo sulla società? Che cosa aveva di diverso da tutti gli altri, Lui? Un attore, un commediante, una figura fragile, persa. Era forse quello in cui tutti, proprio tutti, riuscivamo a identificarci mentre guardavamo Friends? Perché chiunque abbia guardato la serie, magari non in ogni sua puntata, anche solo in parte, a un certo punto si è trovato a cercare di capire quale fosse il “suo” riferimento tra i sei personaggi.

La fragilità di Matthew Perry

Era proprio questo il segreto di Matthew/Chandler? La fragilità e la consapevolezza che fosse “esposto”, con la sua sofferenza visibile. Nel suo sguardo, nelle sue espressioni, nel suo sorriso. Nel suo essere così “rovinato” in qualche stagione della serie. Sovrappeso in alcune a causa dei farmaci, estremamente magro in altre, quando le droghe lo consumavano. In completa balìa dei suoi demoni, ma con il sorriso sempre stampato sul viso e, soprattutto, con la necessità e la voglia di continuare a far sorridere noi.

Matthew Perry è sempre stato molto fragile
Matthew Perry ha sempre ammesso di essere molto fragile (Screenshot Netflix) – ilMillimetro.it

Come dichiarato dallo stesso Perry nella reunion del 2021, durante le riprese delle puntate della serie, fatte in presenza del pubblico, se non sentiva che questi ridevano alle sue battute “si sentiva morire”. Un’ammissione, la sua, che fa comprendere quanto fosse vulnerabile. Aveva una necessità costante di approvazione e di accettazione. E forse è proprio questo ad averci travolto, l’aver raggiunto la consapevolezza che durante questi anni, mentre lui ci faceva sorridere, rapidamente si consumava. Eppure era lì, davanti agli occhi di tutti. Era l’amico dell’America, anzi del mondo intero, considerato che Friends è stato tradotto in ben 18 lingue.

Matthew Perry e la relazione con Julia Roberts

In questi giorni, dopo la sua terribile scomparsa, sono emersi dettagli di quegli anni che molti ignoravano, come la sua relazione con l’attrice Julia Roberts, nel periodo in cui questa partecipò a una puntata della serie. Un rapporto nato da un incredibile corteggiamento via fax e troncato dallo stesso Perry a causa della sua consapevolezza che tanto sarebbe finito comunque tutto a un certo punto. Un’altra dimostrazione di come le sue incertezze lo limitassero e lo spingessero a rifugiarsi in “aiuti” disperati, che lo portavano sempre più nell’oblio.

Matthew Perry ha avuto una relazione con Julia Roberts
Sia Matthew Perry che Chandler Bing hanno avuto una relazione con Julia Roberts (Screenshot Netflix) – ilMillimetro.it

Ormai tutti pensavamo che finalmente avesse avuto la meglio, che avesse sofferto e lottato a sufficienza, a partire dal suo problema con l’alcol fin dalla tenera età di 14 anni, passando per le sofferenze più recenti. Quando credevamo che il suo libro, Friends, Amanti e la Cosa Terribile, fosse la dimostrazione che, nonostante tutto, nonostante lo avessero dato per spacciato mille volte, alla fine ce l’avesse fatta e che, con un balzello, un’esultanza in stile Chandler Bing, magari in sella al cane bianco di ceramica, fosse ancora possibile. Quando pensavamo che seguire la terapia due volte a settimana per 30 anni, che le sue 15 volte in riabilitazione e le 6.000 riunioni avute con gli alcolisti anonimi fossero servite, lui se n’è andato.

Il libro di Matthew Perry

“Salve, mi chiamo Matthew, anche se potreste conoscermi con un altro nome. I miei amici mi chiamano Matty. E dovrei essere morto”. L’incipit del suo libro spiega in tre righe tutto quello che era Matthew Perry e, rileggendole ora, queste poche parole ci forniscono una porzione infinitesimale dell’immensità del suo dramma. Lo stesso testo che si conclude dicendo: “Ma alla fine ammettere la disfatta è stato vincere. La dipendenza, la Cosa Terribile, è fin troppo potente perché qualcuno possa sconfiggerla da solo. Ma insieme, un giorno alla volta, possiamo ridurla al tappeto”.

Il libro di Matthew Perry
Matthew Perry si è raccontato nel suo libro – ilMillimetro.it

Ed è così che i sei amici si sono ritrovati di nuovo, dopo la famosa reunion hanno dovuto farne una terribile, in abito nero. Si sono rivisti al funerale di Matthew Perry e sono apparsi visibilmente storditi, confusi e comprensibilmente sotto choc. Jennifer Aniston, intimamente legata a Perry, in un angolo a singhiozzare per tutta la cerimonia. Ora giace chiusa nel suo appartamento. Dimagrita, si dice abbia perso almeno cinque chilogrammi, devastata, non risponde alle chiamate degli amici. Lei e Courteney Cox sono le due persone che avevano legato maggiormente con lui. Lo si è visto spesso nelle foto, nei video, nei dietro le quinte di Friends. Loro sei, che sono stati il collante per molti, le loro storie leggere, semplici e piene di vita, il momento in cui tutti si sedevano sul divano per godere di qualche minuto di “bellezza”. Lo stesso attimo in cui dentro al televisore anche loro, gli amici, si sedevano sul divano del Central Perk e chiacchieravano tra di loro e con noi, mostrandoci cos’è la vera amicizia.

Friends e la reunion

Durante la reunion, le decine di persone intervistate hanno parlato di come la serie li abbia sollevati dai malumori, aiutati nei momenti di difficoltà. Di come vedere quei sei volti insieme, uniti, abbia aiutato il pubblico a sorridere e non perdersi d’animo, anche nelle circostanze più avverse come la morte, la malattia e la mancanza di rapporti umani. Quei volti che quando la serie è partita erano dei perfetti sconosciuti e d’improvviso si sono trovati ad avere un successo planetario.

La reunion di Friends ha confermato un amore dei fan mai sopito
Un momento della celebre serie televisiva Friends (Screenshot Netflix) – ilMillimetro.it

Quei volti che non sono mai più potuti uscire dal loro ruolo. Sono rimasti sempre Ross, Rachel, Monica, Chandler, Joey e Phoebe, sempre e per sempre a prescindere da quale film facessero. Un’enormità e una dannazione al tempo stesso. Come se Jennifer Aniston non avesse sposato Brad Pitt, ma fosse stata Rachel stessa a farlo. E così per tutti gli altri, mai scissi in modo concreto dal loro personaggio. Soprattutto Matthew Perry, che in Chandler aveva messo tutto se stesso, anche in questo caso croce e delizia. Ogni fragilità di Chandler era anche quella di Matthew. Perry non interpretava un personaggio, lui era Chandler Bing.

Il provino per Friends

Durante l’audizione, infatti, Matthew uscì completamente dal copione fornendo più materiale: scrisse 10 battute per ogni episodio sentendosi realmente parte integrante di Chandler. Lui, figlio unico i cui genitori divorziarono quando aveva solo un anno. E così si comprende per quale motivo il suo personaggio fosse palesemente molto più riuscito e vero degli altri, si comprende perché ancor più difficile per lui fosse poter entrare in altri ruoli.

Nel giorno del provino, Matthew Perry su prese Chandler Bing
Matthew Perry nei panni di Chandler Bing in Friends (Screenshot Netflix) – ilMillimetro.it

Per questa ragione, perdere Matthew Perry ha gettato nello sconforto. Non solo i suoi diretti amici, i colleghi, l’ambiente dello show business e i fan. Anche il mondo intero che aveva in qualche modo avuto a che fare con lui. Un personaggio talmente fuso con quello di Chandler da vedere a New York City, nel giorno del suo decesso, centinaia di persone portare i fiori e messaggi di cordoglio sotto l’edificio utilizzato per le riprese in esterna dei loro appartamenti, meta di pellegrinaggio da sempre, al 100 di Bedford Street, nel Village.

Il ricordo su Instagram

E mentre i fan sono subito accorsi e hanno manifestato immediatamente tutto il loro cordoglio, i cinque amici hanno avuto bisogno di qualche giorno, quasi tre settimane, per poter rendere omaggio a Matthew. Hanno fatto prima un comunicato ufficiale, ma per un saluto più personale hanno atteso e quindi hanno creato tutti e cinque un post su Instagram, sui loro profili ufficiali. Jennifer Aniston ha parlato di una perdita enorme, di come loro fossero una famiglia per “scelta”. Ha pubblicato inoltre uno screen di una loro conversazione via messaggio.

Il ricordo sui social di Jennifer Aniston
Il commovente ricordo di Jennifer Aniston sui social network (Screenshot Instagram) – ilMillimetro.it

Anche David Schwimmer lo ha ricordato, scrivendo di quanto Perry fosse stato generoso ad aver voluto creare una famiglia con sei estranei, riferendosi al loro gruppo. Matt Le Blanc lo ha salutato chiamandolo “fratello”: “È stato un onore condividere il palco con te e chiamarti ‘amico mio’. Sorriderò sempre quando ti penserò e non ti dimenticherò mai. Mai. Apri le ali e vola fratello, sei finalmente libero”. Lisa Kudrow lo ha ringraziato e ha parlato di lui con profondo affetto, allegando al post una loro foto insieme, una vecchia polaroid dai contorni sbiaditi.

Courteney Cox lo ha rammentato pubblicando il video di loro due passato alla storia. Quel momento in cui, a Londra, Chandler e Monica vanno a letto insieme, che è stato anche l’istante in cui i creatori della serie hanno capito che la relazione tra i due non sarebbe potuta durare poche puntate come inizialmente previsto, ma che dovesse diventare qualcosa di molto più profondo.

Il ricordo di Matthew Perry

Matthew Perry se n’è andato e con la sua maschera sorridente si è portato via gli anni della nostra adolescenza, quella degli oltre 50 milioni di spettatori che, come me, hanno iniziato a guardare le puntate di Friends fresche fresche di uscita, negli anni ’90. Se n’è andato via il collante che teneva insieme tutto, con le sue fragilità che avrebbero potuto distruggere chiunque. Lui è riuscito a riemergere mille volte, dopo essere caduto a causa delle droghe, dell’alcol e di tutte le sue dipendenze che lo hanno quasi ucciso.

Chandler e Monica vanno a letto insieme, uno dei momenti più iconici di Friends
La scena di Chandler e Monica a letto insieme (Screenshot Netflix) – ilMillimetro.it

E ora, pensare allo stesso uomo nella sua vasca da bagno, senza vita, saperlo che sprofonda senza poter più risalire, è uno sfregio alla speranza. Non si può proprio dire, di fronte a una perdita del genere, “era solo un attore”. Matthew Perry era il pensiero, era quell’idea di potercela fare. Non importa quanto fosse grande il male, lui aveva dimostrato che era possibile riprendersi. Il 28 ottobre, noi tutti che l’abbiamo amato e che abbiamo spesso sperato che stesse bene, alla notizia della sua morte ci siamo quindi sentiti un po’ persi. Ma è stato Matthew Perry stesso a indicare, in un’intervista a Tom Power, come voleva essere ricordato, un pensiero che deve spingere a rammentarlo per quello che ci ha lasciato, per le risate e la voglia di farcela, sempre.

Vorrei essere ricordato come qualcuno che ha vissuto bene, ha amato bene e, cosa più importante, che voleva aiutare le persone. Questo è ciò che voglio”.

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Il prigioniero del secolo

La libertà di Assange, fondatore di WikiLeaks, è l’unica arma che abbiamo per contrastare chi sta costruendo passo dopo passo la Terza guerra mondiale. Ad affrontare il tema è Alessandro Di Battista, collaboratore de il Millimetro e tra i massimi esperti dell’argomento, oltre a essere protagonista di un fortunato tour teatrale incentrato sul giornalista australiano. Greta Cristini analizza geopoliticamente le origini dell’attentato terroristico islamista in Russia e i possibili scenari. All’interno anche L’angolo del solipsista, Vita da Cronista, Line-up, Pop Corn, Un Podcast per capello e Nel mondo dei libri, le consuete rubriche di Giacomo Ciarrapico, Andrea Pamparana, Alessandro De Dilectis, Simone Spoladori, Riccardo Cotumaccio e Cesare Paris. Si aggiunge inoltre Tutt’altra politica di Paolo Di Falco. Copertina a cura de “I Buoni Motivi”.

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